Ricorsi per invalidità civile all’Inps, come fare ricorso con l’avvocato?

Le persone colpite da importanti patologie hanno diritto al riconoscimento della cosiddetta “invalidità civile”. Il riconoscimento di un’invalidità dà diritto ad una serie di agevolazioni fiscali e prestazioni economiche INPS stabilite dalla legge, che diventano sempre più rilevanti a seconda della percentuale di invalidità stabilita. A volte dopo aver presentato domanda può verificarsi una reiezione da parte dell’inps.

In questo articolo analizzeremo un aspetto particolare legato all’invalidità civile: il ricorso giuridico in caso di invalidità negata da parte dell’ente.
È infatti l’INPS a gestire il riconoscimento dell’invalidità di una persona, previa visita medica da parte di una commissione autorizzata.

Nei paragrafi successivi scopriremo cosa fare nel caso in cui la visita abbia esito negativo, cioè in tutte quelle situazioni in cui i medici ritengano che non sussistano i presupposti per riconoscere l’invalidità di un soggetto che ha inoltrato la richiesta.

Cos’è l’invalidità civile riconosciuta dall’inps?

invalidità civile inps
Invalidità Civile INPS

Secondo il sistema legislativo italiano, l’invalidità civile rappresenta un fondamento giuridico per la protezione sociale. Questo riconoscimento mira a garantire un sostentamento “agli individui incapaci di lavorare e privi dei mezzi essenziali per sussistere“.

Tale principio è stabilito sulla base dell’art. 38 della Costituzione italiana, in cui è specificato quanto segue: “Ogni cittadino impossibilitato al lavoro e privo dei mezzi essenziali per sussistere ha diritto al supporto e all’assistenza sociale. I lavoratori hanno diritto a beneficiare di mezzi adeguati alle loro necessità di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità, vecchiaia o disoccupazione involontaria. Gli individui incapaci e i minorati hanno diritto all’istruzione e all’orientamento professionale. Gli organi e gli istituti stabiliti o integrati dallo Stato sono responsabili dell’attuazione dei compiti previsti da questo articolo. È garantita la libertà di assistenza privata.”.

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L’invalidità civile, quindi, fornisce un sostegno di carattere sociale ed economico a tutti quei soggetti che non sono in grado di lavorare come le persone sane, attraverso una serie di prestazioni stabilite dalla legge. E’ l’Istituto Nazionale della Previdenza Civile, cioè l’inps che riconosce tale invalidità.

Chi ha diritto all’invalidità civile?

Secondo la normativa italiana, sono ritenuti “invalidi civili” coloro che, per motivi di salute, presentano una riduzione irreversibile della capacità lavorativa pari a un terzo.
L’invalidità viene rappresentata con una percentuale che permette di accedere ad agevolazioni sempre più importanti man mano che questo valore aumenta.
In particolare:

  • invalidità pari o maggiore del 34%: il soggetto ha diritto ad assistenza e protesi gratuite legate alla patologia di cui è interessato;
  • invalidità pari o maggiore 46%: inserimento nelle categorie protette nei centri di collocamento;
  • invalidità pari o maggiore del 50%: diritto a congedi retribuiti per cure mediche;
  • invalidità pari o maggiore del 67%: esenzione parziale dal pagamento del ticket sanitario;
  • invalidità pari o maggiore del 74%: assegno mensile di invalidità;
  • invalidità del 100%: pensione d’inabilità.

Come si inoltra la richiesta all’inps per l’invalidità civile?

Per richiedere l’invalidità civile, il primo passaggio da effettuare è quello di recarsi presso il proprio medico di base, il quale provvederà a trasmettere per via telematica il certificato medico specifico all’INPS, indicando la patologia invalidante.

In un secondo momento, il soggetto interessato dovrà inoltrare la domanda all’ente preposto per essere sottoposto a visita con la commissione medica.
Tale richiesta può essere effettuata personalmente tramite Spid sul portale INPS, o con l’aiuto di un patronato. Ecco il link per inoltrare la pratica di invalidità all’inps online.

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L’INPS provvederà a prendere in carico la pratica e a comunicare la convocazione presso la sede provinciale di appartenenza, dove si svolgerà la suddetta visita.
L’esito verrà quindi comunicato tramite raccomandata con un verbale in cui viene indicato il giudizio della commissione, che potrà essere:

    • positivo: in questo caso l’invalidità civile è riconosciuta;
    • negativo: nel caso in cui l’invalidità non sia riconosciuta o se la percentuale rilevata è inferiore rispetto a quella per cui si è fatta richiesta. (reiezione richiesta)

Come fare ricorso invalidita all’Inps con l’avvocato?

Ricorso invalidità civile Inps con avvocato

In caso di esito negativo del verbale, il soggetto interessato può decidere di presentare ricorso entro sei mesi dall’avvenuta notifica di rigetto.
I ricorsi inps devono essere effettuati presso il tribunale del capoluogo di provincia di appartenenza, richiedendo con l’aiuto legale di un avvocato, che il giudice indichi un medico che possa valutare lo stato di salute della persona: questo viene definito in campo giuridico come “accertamento tecnico preventivo”.

Se il medico legale riconosce l’invalidità, il giudice procede omologando i risultati con un proprio decreto.
Se, invece, il consulente tecnico d’ufficio conferma quanto indicato dalla commissione medica, il soggetto interessato può opporsi entro 30 giorni depositando un nuovo ricorso per l’invalidità all’Inps.

Una volta compiuto questo ultimo passaggio, se il parere dovesse essere nuovamente negativo, l’unica strada da intraprendere è quella di presentare una NUOVA domanda di invalidità civile presso l’INPS.

Quanto costano i ricorsi dell’invalidità civile con l’avvocato?

Il ricorso invalidità per esito negativo della domanda di invalidità civile può avere costi molto variabili. Innanzitutto è necessario includere il costo della parcella dell’avvocato, inoltre è previsto un contributo unificato pari a 43 euro per l’introduzione della pratica.

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Nel caso in cui il ricorso contro l’inps non dovesse andare a buon fine, il ricorrente dovrà provvedere anche al pagamento delle spese legali e della prestazione del consulente tecnico d’ufficio.
La normativa prevede però alcune agevolazioni sulla base del reddito, vediamo.

Ricorso pensione invalidità: agevolazioni per reddito:

  • i soggetti con un reddito inferiore a 11.746,68 euro possono fare richiesta di gratuito patrocinio, accedendo ad assistenza legale gratuita;
  • i soggetti con un reddito inferiore a 23.493,36 euro hanno diritto all’esenzione dai costi processuali nel caso in cui il ricorso non abbia esito positivo, evitando quindi di pagare la controparte e il consulente tecnico d’ufficio;
  • i soggetti con un reddito inferiore a 35.240,04 euro sono esentati dal pagamento del contributo unificato.

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